Mi vergogno sempre un po’ ad andare ai concerti senza essere una vera fan del gruppo.
Non so i testi delle canzoni, non mi commuovo perché un brano mi ricorda un momento della mia vita, non conosco per nome tutti i membri della band.
Guardo i fan sbracciarsi, cantare a squarciagola e andare in sollucchero e mi sento quasi in colpa, come se stessi usurpando qualcosa ad essere lì anch’io.
Eppure, alla fine, passo una serata fantastica; mi esalto con l’energia della musica e dello show, salto, ballo e rido. Guardo i veri fan e la loro passione mi contagia, mi emoziono anche della loro emozione.
Non è poi forse questo quello che conta, che dovrebbe contare anche per l’artista sul palco: il provocare emozione?
Esco dall’area concerti felice, con un gran sorriso stampato in faccia.
Mi vergogno sempre un po’ a non sapere o sapere fare tutto già da subito, anzi da prima.
Sono goffa e devo andare a tentativi; guardo chi sa fare e mi arrabbio con me stessa perché io non sono così.
Eppure, ciò che conta non è fare del proprio meglio e immergersi con passione nell’impegno, quale che sia?
Dare se stessa a qualcosa è sempre un atto sincero, e vale l’intenzione e la forza che vi si dona.