La penombra riverbera della luce arancione della candela accesa. Fruste e strumenti d’ogni tipo sono sparsi un po’ dappertutto. Lui si siede davanti a me, sul divano, si accomoda, e senza fretta si accende una sigaretta. Poi mi guarda.
"Ecco. Adesso sei perfettamente immobilizzata. Le cavigliere fissate all’asse che ti tengono larghe le gambe al massimo, la corda che ti sega il sesso, le polsiere agganciate nella gogna. Sei in un equilibrio quanto mai precario, al minimo movimento inconsulto rischi di cadere e farti male. Sei completamente inerme ora, davanti a me. Come ti senti?"
"…Al mio posto."
Sorride.
Sorrido.
La vedo, la sento che mi permea: la luce nell’oscurità. Ed è così bella.
Grazie.
"Ecco. Adesso sei perfettamente immobilizzata. Le cavigliere fissate all’asse che ti tengono larghe le gambe al massimo, la corda che ti sega il sesso, le polsiere agganciate nella gogna. Sei in un equilibrio quanto mai precario, al minimo movimento inconsulto rischi di cadere e farti male. Sei completamente inerme ora, davanti a me. Come ti senti?"
"…Al mio posto."
Sorride.
Sorrido.
La vedo, la sento che mi permea: la luce nell’oscurità. Ed è così bella.
Grazie.
qui è molto carino, interessante.
spero tu voglia passare dal mio spazio