Tantissime cose da fare e così poco tempo. O così pare.
Rimango indietro con i miei doveri, con le cose che ho promesso di fare, con quelle che mi è stato ordinato di fare. In alcuni momenti ho un moto di stizza: non ho tempo, non ho tempo!! Come posso fare tutto, la giornata ha solo 24 ore!
Poi, però, chino il capo. Di queste 24 ore che mi sono date… quante le butto a girare su facebook? Quante a spulciare hentai che mi fanno bruciare di voglia, senza nemmeno che possa soddisfarmi?
Intorno a me ci sono persone comprensive che mi dicono: lo capisco, sai, hai molte cose da fare. E più me lo dicono, più impazzisco di rabbia. Perché non mi sento capace di riuscire a fare tutto.
Non riesco ad ammettere di non farcela.
E non riesco a smettere di perdere tempo.
So che potrei fare tutto, e anche di più, se solo riuscissi ad organizzarmi come si deve, se solo non mi abbandonassi mai al dolce far niente, se solo riuscissi a dormire di meno. Più cose faccio, più me ne ritrovo da fare; più ottengo risultati, più piango di rabbia per non averne ottenuti di più. Mi tiro la croce addosso perché non sono mai abbastanza brava. Guardo le altre persone e mi pare che oro sì, riescano a fare tutto; tutti riescono a fare tutto, tranne me: a me resta sempre qualcosa fuori, qualcosa indietro.
Nel mentre che mi struggo e mi dibatto nelle pastoie delle liste di cose da fare, i panni da stirare si accumulano e continuo imperterrita a dire sì a qualsiasi impegno che sopraggiunga.