In mezzo al vociare di persone meschine e abbiette,
innalzo un canto a ciò che sono.
Un canto a ciò che non voglio più negare di essere.
Un canto a ciò che non mi vergognerò più di essere.
Un canto a ciò che non mi convinceranno mai più che sia sbagliato.
Un pensiero doloroso conficcato nel petto, intanto, mi accompagna.
In silenzio porto un lutto nascosto
e spero, spero.