Certo farò gli occhi dolci
e i sorrisini;
certo batterò i piedi
e farò il muso
e piagnucolerò.
Certo farò tutto quanto in mio potere
per farti fare quello che voglio io
perché tu sia prono ai miei capricci
perché tu ceda alle mie lusinghe.
Cercherò di impietosirti
e convincerti che davvero davvero non lo farò più
che ho capito la lezione
e che quindi, insomma, non possiamo interrompere questo strazio?
Perché so che sei di buon cuore
e per forza ti dispiace vedermi tanto mortificata.
E invece
so che sai che ti sto mettendo alla prova;
che per quanto possa fare il broncio
e avere l’aria bastonata
perché avrei preferito giocare/andare/fare
(e anche tu l’avresti preferito)
in realtà
quello che voglio davvero
quello di cui HO BISOGNO
è che tu sia duro con me
che non ceda il pilastro cui mi appoggio (che sei tu)
che mi educhi
che mi domini.
Avrò i lacrimoni
e sembrerò un cucciolo abbandonato nella pioggia;
ma la mia pace
l’ho al guinzaglio e alla catena
e non nella falsa idea di poterti manipolare.