Oggi no: oggi non sto bene.
Ho giornate molto serene, giornate molto piene, giornate molto soddisfacenti. Ma lo sento che ho sempre un pensiero nel retro del cervello. E poi – come è normale che succeda, alla fine – ho giornate in cui non sto bene. Sono arrabbiata, soprattutto. Ho una rabbia di fondo che non so come sfogare: grido dietro alla gente in auto.
Poi cerco di calmarmi, di respirare, faccio esercizio fisico, e soprattutto penso.
Elucubro sui perché, su cosa mi porta a non stare bene. Quello che mi abbatte più di tutto è il confronto.
E’ inutile dirmi che nessuno sta facendo confronti: qualcuno che sta facendo confronti c’è, e sono io. Io sono il mio peggiore giudice, il più impietoso. Ogni cosa che leggo, ogni foto che vedo mi scatena un confronto in cui esco inevitabilmente e inesorabilmente sconfitta. In questo caso, peggiora le cose il fatto oggettivo che sono in effetti stata scartata a favore di un’altra.
Certo: conosco tutte le motivazioni a monte e razionalmente non solo le comprendo ma le condivido. Poi purtoppo, a livello irrazionale, emotivo, profondo, di pancia, è tutto un altro discorso.
Così mi sento chiusa e scartata. Buttata via.
Ma non posso fare a meno di chiedermi se forse non sia stata scartata proprio perché mi chiudo, invece di aprirmi e lasciarmi aprire.
Credo che ognuno di noi ha i suoi tempi in cui aprirsi e con chi farlo.
Se non lo hai fatto, può essere anche che non hai trovato la persona giusta per farlo.
So benissimo cosa vuol dire,essere messa da parte o lasciata per un altra, è odioso…
Grazie per le tue parole.