Tris
In spiaggia coi Padroni; felice di starmene sulla stuoia accanto alla Sua sdraio, giocattolo coi sassi. Ne raccolgo uno sottile,
for this is what I feel
In spiaggia coi Padroni; felice di starmene sulla stuoia accanto alla Sua sdraio, giocattolo coi sassi. Ne raccolgo uno sottile,
La cera calda scivola ad avvolgermi come un abbraccio. Il piacere lambisce le propaggini del dolore. Freddo, caldo; ghiaccio, cera.
A volte mi viene da pensare che sarebbe comodo sentire un po’ meno. Un po’ meno emozioni, un po’ meno
Mi piace mettere in ordine; alzarmi, prendere abiti ed oggetti sparsi per casa, piegarli, chiuderli e rimetterli al loro posto.
Non voglio che il tempo per me stessa sia tempo perso. Mi spiego. Quando sono molto stanca mi spengo; comincio
“Braccia in fuori”, mi dice. “Braccia in fuori”, ripeto a mezza voce, mentre il mio cervello, rallentato dall’intensità dalle sensazioni,
Quanto tempo sarà passato? Mezz’ora? Un’ora? Bendata, legata e frustata perdo il senso del tempo; nella costrizione fisica sono libera
Mi sono resa conto che patisco molto la castità forzata; nel mio caso specifico, il divieto assoluto di toccarmi. Non
All’inizio l’atmosfera è sempre sospesa. Le persone si aggirano guardinghe lungo i muri, tirano sguardi timidi agli altri presenti; le
Sento partire questo pezzo dallo stereo; gli occhi bendati, sono già persa nel vortice dei colpi, delle sensazioni violente e