24 ore di veglia e una festa dopo, sto crollando dalla stanchezza e scrivo. Sono accadute delle cose stasera (stanotte? stamattina?), alcune frivole, altre importanti: ancora non ho la lucidità per raccoglierle e comprenderle, ma già sono felice.
Mi lascio andare tra le braccia di Morfeo con lo stesso abbandono con cui mi affido al mio Padrone; emozionata per le sensazioni che verranno, per i sogni, per la sua presenza. Non pretendo di capire ora. Lascio che tutto si sedimenti, che la confusione si plachi e ogni cosa vada al suo posto nel lento cadere del riposo.
Domani sarà un buon giorno. Anzi, è già oggi.