Pensieri, parole, opere; omissioni, forse.
Rivedo tutto, ripenso tutto: ma lì avrei potuto, là avrei dovuto, quella volta se avessi.
Poi libero la mente, abbandono i dubbi, i se: è andata così, ed è stato bello. Mi cullo nei ricordi.
Lascio che passi un po’ di tempo, che ci sia un cuscinetto di altri pensieri, altre parole, altre opere.
Ascolto, mi ascolto, navigo; rifletto. Mi commuovo, anche. Ogni tanto alzo lo sguardo ad un’idea di futuro, ma non troppo spesso.
Non posso, non voglio avere fretta – c’è anche la vita di mezzo.
Richiudo gli occhi, mi appoggio di nuovo.
Il cuscinetto ancora non è abbastanza soffice.