Quando sono in predicament, legata, costretta, incastrata in una posizione terribilmente scomoda e magari dolorosa, non posso fare altro che essere presente nel momento. Non posso evitare di sentire quello che sto sentendo: le sensazioni sono troppo intense per poterle ignorare. Sono lì e le sento, le vivo, rapita nella presenza feroce e assoluta del mio corpo.
Allora ho deciso di fare mindfulness in nadu anche nella mia vita quotidiana. Di sfruttare la scomodità come via per restare nel momento e meditare.
Non posso appisolarmi, o distrarmi, o lasciarmi sviare da pensieri intrusivi: il corpo mi richiama a sé, mi àncora al momento, al dolore, al fastidio, alla percezione. Anche la mia mente allora è legata alla costrizione del corpo e rimane concentrata.
Nel predicament sono più presente e più serena.
come lo fai esattamente? per esempio ti impartisci dolore con una posizione scomoda? o altro?