Gli impegni mi inseguono, la fatica mi affossa. So di avere preso l’impegno più importante: quello con me stessa. Scrivere.
E però lunedì sono stata male, e la settimana è stata terrificante. Sono, anche io, umana.
Mi è stato detto: datti il permesso di fallire.
Terribile: solo la prospettiva di fallire mi angoscia. Ma cos’è il fallimento, per me? Cosa significa? È deludere gli altri, sentirmi immeritevole, inadeguata. Allora, forse, ogni tanto, magari, posso lasciare andare questo senso di opprimente aspettativa che da sola mi carico sulla schiena e che mi piega in una sofferente stanchezza che non erotizzo in alcun modo.
Ho fallito di scrivere; continuo a scrivere oltre il fallimento, attraverso il fallimento. Immersa in una fatica che è un pantano e mi rallenta ma non mi ferma.
Non voglio che mi fermi.