E’ come un brivido sulla pelle.
Mi increspo come esposta ad un vento fresco; è piacevole, ed aumenta le mie percezioni. Sento moltissimo, come se mi fosse stato sbucciato di dosso il primo strato di pelle e il mio sé più ineriore fosse a contatto diretto con l’esterno.
Il brivido mi solca e mi penetra, si infila nei miei anfratti, mi fa inarcare la schiena e tendere i muscoli delle spalle. Involontarie contrazioni mi fanno sobbalzare.
L’intensità di questo desiderio urlato dalla mia pelle è quasi intollerabile.
La mia carne agogna l’impatto, la mano del Padrone, la frusta. E questa tensione aggiunge intensità alle mie giornate già così folli.