Giocando a World of Warcraft si possono fare delle incursioni in gruppo in sotto-ambienti dedicati che si ricaricano da zero per ogni gruppo che ci entra, detti instance (mentre il resto del gioco è in tempo reale per tutti). Nelle instance si combattono dei mostri speciali che, morendo, lasciano un loot (un bottino) speciale. Siccome si è in gruppo, il bottino è offerto a tutti i membri del gruppo, e quando appare ognuno può cliccare “want” se lo vuole o “need” per accaparrarselo. Se tutti scelgono “want” il gioco seleziona un vincitore a caso, che ottiene l’oggetto; se uno sceglie “need” l’oggetto va a lui.
Per me il BDSM è un “need”.
Non è solo una cosa che desidero, che vorrei ma così, senza impegno, cui partecipo e se la ottengo bene, se no bene lo stesso, l’importante è partecipare e divertirsi. No. Entro in questa instance apposta per averlo, ne ho bisogno.
Non solo: il BDSM per me è sia l’instance stessa sia il loot da ottenere. Un’esperienza unica, che si ricrea per me ogni volta che ci entro, anche se può sembrare uguale a se stessa. Un dono che mi porto indietro, speciale e prezioso, che mi servirà poi nel resto della mia vita, per stare bene, per affrontare tutto il resto.
Grande, vero che leggo il tuo blog da un po’ ma non pensavo che fossi così nerd (leggerla come un complimento)
Lo leggo senz’altro come un complimento! ^^
Meno male
Mai giocato….comunque dev’esser carino. Almeno non vedi tutti quadrati come in Minecraft 🙂
Indubbiamente! ^^