Le mie relazioni, fatta salva quella con mio marito, sono finite, e sono finite tutte abbastanza male. Incomprensioni, gelosia, ferite inflitte a sé e all’altro. Bugie.
Allora mi dico: forse sono io.
Sono io che non sono capace, che non so come si gestisce una relazione, che scelgo le persone sbagliate, non compatibili. Non posso poi lamentarmi che sia andata male.
O forse sono io che non capisco quando una relazione è finita. Dovrei sapere leggere meglio i segnali, i messaggi, le assenze. Eppure anche se io per prima sono una che fatica moltissimo ad essere diretta, penso ancora che se non ce lo diciamo non sia reale. Ma ecco, forse sono io che non so essere diretta e chiara.
O forse sono io che mi illudo, che anche se ci siamo parlati penso che ci sia ancora qualcosa, che ci sia altro da dire, da condividere, da capire, da sentire. Alla fine i sentimenti non si spengono a comando. Forse sono io che indulgo in quell’illusione.
O forse sono io che sono troppo avanti, troppo consapevole, preparata, esperienziata, comprensiva o chissà cosa rispetto all’altro che non si sente al mio livello e quindi si allontana (ok, no, non ci credo davvero; questa è la versione consolatoria del “non mi merita”).
O forse sono io che non ho saputo farlo cambiare, non gli ho voluto abbastanza bene, non ho fatto o detto o creduto abbastanza e quindi forse sono io che ho fatto fallire tutto.
O forse sono io che trovo più facile darmi la colpa che riuscire a distribuire equamente le responsabilità.
Anche stanotte, che non riesco a dormire, penso che forse sono io.
..e se invece fosse colpa della
Difficoltà del mantenere un rapporto “parallelo”? Io sono come te.. solidarizzo con te.. ma obbiettivamente spesso si
Fa fatica a dare e ricevere con tutto il potenziale che si ha dentro..
Ti abbraccio
Mi metto sempre in discussione quindi grazie dello spunto (e della solidarietà!). Però ecco, a volte mi pare di essere la sola a mettersi in discussione, e una relazione è fatta da almeno due persone…