Non so se abbia solo dimenticato di togliermelo prima che andassi via, o se me lo abbia lasciato addosso apposta, perché lo indossassi invece che conservarmelo in borsa fino a casa, come in passato.
Ma sono stata zitta e l’ho avvolto nella sciarpa, e lì lo tengo, come un piccolo animale vivo, da proteggere. Lo sento che mi cinge il collo e la sua presenza mi scalda il cuore.
Sono stata via a lungo. Quanto tempo è passato? Non so bene, forse non mi interessa saperlo. Mi sento tornata e tanto basta. La mia cuccia è lì, è sempre stata lì: in uno spazio della mente, del sentire, più che in un luogo fisico; e sono tornata. Mi è stato concesso di tornare.
Ora riposo.