Leggo sui social post con descrizioni accorate ed emotive di esperienze di sessione che hanno cambiato l’anima di chi le ha vissute. Emozioni così forti da trasformare chi le ha ricevute, da rovesciare ogni cosa dentro di sé. È sempre la parte sottomessa che ne parla, che esprime quanto ciò che le è stato donato l’abbia toccata nel profondo al di là di ogni possibile immaginazione, e la riconoscenza che prova verso il Padrone.
È un tipo di racconto che dovrebbe piacermi moltissimo.
Invece non mi piace.
Una volta queste narrazioni mi coinvolgevano moltissimo, mi emozionavano, mi facevano desiderare di vivere anche io quelle sensazioni. Anzi, poi io stessa ho scritto di quelle esperienze, quando le ho vissute, e ne ho scritto con gli stessi toni di profonda commozione.
Adesso mi sale un senso di opposizione. Mi sembra tutto falso, una truffa. Peggio ancora, mi pare che la persona che ne racconta sia un’illusa.
La verità è che sono arrabbiata: vorrei crederci ancora; credere in quelle emozioni così devastanti, nell’Appartenenza con la a maiuscola, nella capacità quasi onnisciente del Padrone di saper guidare e condurre in luoghi nascosti dell’anima, nella possibilità di vivere sensazioni così potenti da cambiare per sempre il modo di percepire il mondo e se stesse.
Invece non ci credo più.
Sono arrabbiata e sono invidiosa: invidiosa di chi ancora riesce a crederci, di chi ancora riesce a sentire quelle emozioni, di chi ancora è capace di chiudere gli occhi e affidarsi.
Era così bello crederci. Era così bello essere illusa.
Eppure, nonostante tutto dentro di me spero che tornerò a crederci ancora; forse in un modo diverso: senza quella cecità abbacinata, senza quella fiducia incondizionata, senza quell’abbandono totale. Ma, in qualche modo che ancora non conosco, crederci.
Si percepisce una grande delusione, peccato.. ma purtroppo fanno parte della vita e non sempre l’idillio con una persona riesce a durare nel tempo.
Tuttavia sarebbe un peccato non rimettersi in gioco là dove reputi possono esistere le condizioni/aspettative
Lo credo anche io. Confido che si ripresenteranno le condizioni, un giorno. Per ora le mie aspettative sono contenute