E posso certo dirti che dimenticherò il significato del verbo “volere” quando sono in ruolo. E’ un gioco che ci sta, un abbandono sereno a una volontà altra dalla mia. Sono qui per questo.
Ma dentro di me, non lo dimenticherò mai.
Ho faticato tanto per conquistarmelo, per guadagnare a me stessa il diritto di dire “io voglio”; ho pianto, urlato; ho creduto davvero di non avere diritto di volere nulla, che i miei desideri fossero merda, che il solo fatto di desiderare qualcosa per me stessa fosse un atto infame che rovinava la vita delle persone attorno a me. Ho sudato e gridato e sanguinato per riappropiarmi della consapevolezza che desiderare non è un male assoluto; che anche io ho diritto di volere qualcosa. E non sto parlando di capricci.
Ed è anche grazie a questo se ora sono qui dove sono, ai tuoi piedi. Perché lo voglio.