Non sono una che si segna molto. Anche dopo una sessione intensa, con impact pesante o prolungato, non mi resta quasi nessun segno; forse (ma forse) un arrossamento, un segnetto un po’ più rosa su un fianco, un’ombra che ricorda un livido. Nulla che valga la pena fotografare, ahimé, o che renda in foto la bellezza del momento trascorso, delle sensazioni provate. Più spesso, non resta proprio nessuna traccia.
Mi sono accorta che talvolta questo mi pesa come se non potessi provare che ho davvero fatto sessione, che sono una masochista sufficientemente masochista, che le prendo davvero. Come se bisognasse dimostrarlo. Pics or didn’t happen.
Guardo Fetlife e fremo d’invidia alle foto di sederi rossi, violacei, rigati, decorati da segni lucidi e vividi, così evidenti e diffusi che mi chiedo quanto ci via voluto per ottenerli, se sia una questione di durata o di intensità o di tipo di strumento. Metto in dubbio le mie doti masochiste, come se fossero capacità da allenare (un poco lo sono, in effetti, ma non in un senso competitivo) e io non fossi all’altezza. Non mi segno perché non sono abbastanza brava, abbastanza masochista, abbastanza… qualcosa?
In realtà, so bene che non mi segno per merito di insondabili motivi fisici e/o genetici, e che è anche una fortuna: la mia metamore si segna tantissimo e i lividi le passano dopo mesi, a causa di un sistema circolatorio non proprio ben messo. Nonostante tutto non farei a cambio: preferisco la mia carne soda e compatta che si segna poco.
Certo, quando, talvolta, il giorno successivo, mi guardo allo specchio e trovo qualche lividino scuro, qualche chiazza rossa, qualche riga, salto di gioia e di orgoglio e me ne vado in giro tutta sorridente e impettita, scodinzolante.
Quello che è certo è che, se anche sul sedere non mi segno, dentro mi segno sempre. Le sensazioni provate restano anche se non le posso fotografare.
Sicuramente il piacere vissuto e l’impatto psicologico piacevole ti segna. Complimenti
Non so come mai ma tutte le volte che leggo come titolo segno o mi segno mi viene in mente questa scena