Le mie regole, non quelle comuni.
Il mio controllo, non uno esterno.
Abbiamo entrambi questo fetish del controllo.
Ogni giorno, in ogni momento, rincorriamo questo controllo. Della vita, del lavoro, della gestione delle cose; so bene l’ansia che ho se non ho tutto ben organizzato, preciso, pianificato: tutto sotto controllo.
Mi prendi in giro su questo. Ma anche tu lo fai.
Ti piace avere il controllo; e a me, poi, piace che il controllo di me lo prenda tu.
Quando è il momento, lascio andare questo controllo: lo poso nelle tue mani e lascio che le tue mani mi leghino, mi blocchino i movimenti, mi costringano in posizioni dolorose e scomode. In quel momento, dipendo da te. Faccio sempre fatica a lasciare andare; ma quando infine lo faccio, sospinta dal dolore, avvolta dalle corde, stretta dalle catene, isolata nel cappuccio, immobilizzata e vulnerabile, in quel momento respiro veramente libera.