Sono proprio io, sono qui. Sono io che sto facendo queste cose, che sto dicendo queste cose, che sto vivendo queste cose.
A volte, d’improvviso, mi coglie questa consapevolezza improvvisa: l’avvenimento che si sta svolgendo ora, che io credevo sarebbe potuto succedere solo a qualcun altro, o solo come fantasia, sta accadendo davvero e al centro ci sono io.
Mi succede sul lavoro, quando mi scopro a gestire responsabilità di cui non mi sarei mai creduta capace. Di colpo mi vedo sia da fuori di me sia da dentro, come succede nei sogni: sono io ma sono anche qualcun altro. E prevale l’emozione razionale di accorgermi che sono proprio io, in prima persona, e lo sto facendo, ci sto riuscendo.
E mi succede, ma ad un livello molto più animale, più basso, viscerale, profondo, quando sto subendo una pratica BDSM. Qualcosa che non avrei mai creduto possibile, che mi afferra e mi scuote e mi smuove emozioni e sensazioni che non mi conoscevo; in mezzo a questo turbine non solo ci sono io ma ne sto anche godendo, mi sto lasciando aprire, rivoltare ed esporre fino a restare senza parole, senza fiato. Sono proprio io nel momento in cui resto senza me stessa.